giovedì 26 maggio 2011

senza titolo



E' il 2005, un costume da Superman avvolge il grasso che copre il vostro corpo mentre attorno a voi si balla senza freno. Siete in una stanza, abbastanza ampia, un impianto stereo spara migliaia di note in sequenza, che non sapete decifrare - figuriamoci capire che merda di genere musicale è.

Davanti a voi c'è un divano, dietro di voi una televisione spenta, sopra di voi luci stroboscopiche multicolori. Su quel divano, largo, a forma di L; alcuni parlano, alcuni rollano, alcuni si limonano velocemente.

Non state guardando quelli che rollano, e straordinariamente non invidiate quelli che si limonano... nonostante siate ben consapevoli che le vostre labbra non toccano quelle di una donna da anni, e il vostro pene ha conosciuto solo la stretta della vostra mano. Nemmeno la folla che vi balla intorno vi da' fastidio, anzi sentite sempre di più l'impulso di muovervi anche voi. La musica non la capite, ma non vi importa. Un sorriso si apre lentamente sulle vostre labbra, e non volete sapere nemmeno il perché, vi piace e basta.

Nemmeno quel pensiero vi disturba. Il pensiero - o meglio, il ricordo - che dodici ore prima eravate sotto un balcone, stavate volando, scendendo, verso l'asfalto a grande velocità.

E' questo sarebbe l' Inferno? Il Paradiso? Improbabile. Ma ve ne fottete: due secondi dopo questa ora buffa rievocazione, siete già in mezzo a tutti, state ballando.

Non ho la minima idea di dove abbia preso questo testo, ma mi sembra un peccato cancellarlo.

sabato 14 maggio 2011

Marionette pro-marionettisti

Riporto un articolo scritto da una mia collega di università. E' un testo scritto in un modo piuttosto complesso, ma complessa è anche la questione che affronta. Purtroppo al momento non sono molto informato sui fatti (non guardo Striscia La Notizia da anni, e - mea culpa - non seguo molto le attività di Lorella Zanardo, celebre autrice del documentario "Il Corpo delle Donne"); so solo quanto denunciato dalla stessa Zanardo in un suo intervento.


Perché sono il tuo sogno eretico 
No, ora basta, ora davvero si oltrepassa ogni buona sopportazione. Definire osceno, inguardabile, patetico e terrificante l'attacco di Striscia la notizia (puntata del 13 maggio, non ancora disponibile via web. Appena potete cercatela) contro Lorella Zanardo non mi sembra sufficiente. Mi vien solo voglia di gridare dalla rabbia, davvero. Perché ancora l'ignoranza e l'arroganza di certe persone riescono a stupirmi come una secchiata fredda in viso. Prendere tre parole e distorcele a piacimento senza permettere alcuna risposta all'altro/a è TROPPO SEMPLICE. Eppure ha un effetto degradante per chi guarda, non sa nulla e capisce solo versioni parziali di un argomento decisamente complesso, non compattabile in un minuto di "intervista". E noi che pensavamo che l'Inquisizione fosse un lontano ricordo: pare invece che ve ne sia una versione moderna, altrettanto subdola, che porge un microfono spento all'accusato e filma tutto con lo stesso piacere con cui termina un rapporto sessuale. Chi cerca di scovare la verità dietro il palcoscenico è vittima della stessa atroce condanna: un rogo virtuale a cui tutti i cittadini partecipano con morbosità, felici, senza sapere perchè, di vedere un corpo bruciare. Il vecchio meccanismo del capro espiatorio è fin troppo noto a certa gente, e sa che funziona, eccome se funziona!Peccato che, nel bloccare fisicamente Lorella Zanardo in un post- conferenza, bombardandola di insulti e di accuse rovesciate, senza permetterle neanche un secondo di replicare con dignità, si dimostra solo un'enorme debolezza, incolmabile se non con trucchetti artificiosi.La velina si trasforma in un'inviata assordante, difende la propria "categoria professionale" con orgoglio dimostrando di non avere capito neanche un granello del messaggio che Lorella Zanardo e sempre più persone insieme a lei tentano di lanciare, ovvero che siamo stanche e stanchi (perchè non c'è bisogno di essere femministe o sinostroidi per affermarlo) di un uso indiscriminato del corpo femminile, che come è sempre stato nei secoli viene modellato a piacere, stuprato sia fisicamente che psicologicamente. Cioè che questa versione imperante di un corpo inventato che si presenta come un unicum e che troviamo per strada tutti i giorni forse un effetto lo ha su tutti noi, ed è un effetto alienante. E questo non riguarda solo la figura della velina, che nell'intervista era un chiaro exemplum semplificatore per esporre una questione che ovviamente non è stata poi riportata da Striscia. Cioè che forse dovremmo fermarci un attimo a riflettere profondamente su cosa ci sta succedendo, e iniziare a parlarne. Far passare per plagiatrice, mentitrice e manipolatrice di bambini una donna che ha dato il via a un movimento che ha cominciato a smuovere le piazze ricorda davvero vecchi fantasmi (la cicuta ha solo altre fattezze), e mi riga il volto di lacrime amare. 

domenica 8 maggio 2011

Storie non raccontate 2

Eskadiol (campagna di gioco per Dungeons and Dragons)


In un mondo abbandonato dagli dei, un uomo riesce lentamente a fondare un impero oscuro; le sue conquiste non sono però basate su eserciti ma su misteriosi passaggi di potere tra un Re e un altro, fino a passare le mani dei regni nelle mani dell'imperatore Eskadiol, la cui immagine è però sconosciuta ai più.


Avendo assistito di nascosto all'omicidio di uno dei ministri del suo regno tramite un misterioso artefatto magico, un giovane principe decide di radunare un gruppo di persone che lo possano aiutare ad infiltrarsi nel nucleo dell'impero di Eskadiol per ritrovare l'artefatto e distruggerlo: senza l'artefatto, Eskadiol non può manovrare le volontà degli uomini di potere per spingerli dalla sua parte, o ucciderli; tale artefatto può essere utilizzato solo da vicino. Si uniscono rapidamente a lui uno dei suoi migliori guerrieri e un mago di corte. 


Nel viaggio per la capitale dell'impero di Eskadiol, si unirà al gruppo un giovane e introverso stregone, con la capacità apparentemente innata di creare costrutti umani... 


Alla fine della campagna si scopre che lo stregone è Eskadiol: avendo vissuto sempre sotto il disprezzo delle altre persone (buffo, saprei come giustificare questo ma non ho voglia di scrivere tutto il meccanismo) aveva deciso prima di crearsi degli amici, poi di creare un impero a sua immagine e somiglianza. Anche un NPC della squadra si rivelerà essere una ragazza/fidanzata artificiale creata dal solitario Eskadiol


Sì, mi rendo conto ora che ci sono diversi punti di contatto con la storia del Mulo della serie della Fondazione :\ ma non l'ho fatto apposta.

Press Reply

Oggi mi sono definitivamente reso conto di un aspetto essenziale della mia personalità. In pratica, quando devo formulare un'opinione o esprimere un pensiero lo faccio quasi sempre "in risposta a".

Esempio idiota: questo stesso blog. Quasi mai prendo e scrivo, come dovrebbe fare un qualsiasi blogger degno del nome, ma semplicemente aspetto che succeda qualcosa e poi mi metto a replicare.

Oppure: di recente la mia unica frequentazione fissa sono le imageboards, e anche là raramente mi invento qualcosa da postare ma semplicemente "rispondo a". Si parla di schede grafiche? Prendo e rispondo, magari insulto (sono ambienti rilassati). Si parla di politiche migratorie? Prendo e e replico, magari citando i miei studi. Per ore passo a vedere se ci sono aggiornamenti? Al primo post stimolante replico, magari andando contro la sua idea e cercando di argomentare il meglio possibile, e poi invio.

Su quest'ultimo esempio in realtà c'è da dire che lo faccio un po' con qualsiasi cosa, mi piace molto fare "l'avvocato del diavolo".

sabato 7 maggio 2011

Pene di iBook perdute



Mi girano le palle: dopo aver scoperto che in fondo il mio vecchio iBook G4 funziona ancora, ho rotto definitivamente il jack di alimentazione lasciandone un pezzo dentro l'iBook. Ma VAFFANCULO, APPLE. Tu e i tuoi cazzi di portatili con hardware ASTRUSO, apribile solo con un APRISCATOLE, e con uno SPINOTTO DI IPOD come alimentatore ;___;


Ora mi ritrovo con un iBook ancora più inutilizzabile di prima, a meno che non riesca a recuperare lo spinotto spaccato a metà.

mercoledì 4 maggio 2011

Nessun update?

In teoria dovrei usare il blog come un blog e scriverci tutti i vari fatti interessanti delle mie giornate (per non parlare delle vacanze di pasqua e delle penose foto da cellulare di un castello di 500 anni fa), ma la verità è che non ho mai voglia di scrivere niente quando torno a casa u__u

Perciò userò questo post solo per comunicare a qualcuno che non sia me stesso il mio malessere: adesso sto uno schifo, spero mi passi la trisctescia studiando.