venerdì 2 luglio 2010

Felicità, Tristezza, Futuro Incerto

Se n'è andata. Alla fine, pare davvero che io non sia innamorato di lei: non ho provato molto, quando è stato il momento di farlo. Che sia stato l'ambiente? No, è cambiato anche quello.

Stamattina mi sono svegliato con un sentimento strano: insieme felicità e tristezza. Poi lei mi ha detto che si è incontrata con il suo ex, e... non me ne è fregato molto. Voglio dire: non ho avuto quel rosik che ho di solito, ma solo un mezzo rosik dato dalla "attrazione fisica" che provo verso di lei. Fin. Ma la cosa divertente è che lo sento sempre di meno. Non so, forse sono guarito e ora lei è davvero la mia Migliore Amica del Cuore e basta. Poi, chissà. Magari un giorno sarò davvero un ragazzo carino e avrò tanta sicurezza di me da poterci provare sul serio. Forse. Potrei anche riuscire nel mio intento, ma non volerci provare per niente. Il Destino, che tante carte ha giocato in questa pazza settimana, potrebbe rivelarmi tante altre sorprese. Fede in Dio inclusa.


Parlando di curiose love story, mi è tornato in mente KareKano: ai tempi mi prese moltissimo, ero un ragazzino alle soglie della fine delle medie e sognavo di ritrovarmi nelle situazioni dell'anime, amore-tra-i-banchi-di-scuola incluso. Invece ero in ETERNAL FRIENDZONE OF DOOM con la mia compagna di banco e mi avviavo già ad essere un cinico asociale in mezzo a un centro di formazione pieno di truzzi e rimbambiti (sia chiaro: dopo un po' la situazione migliorò, ma i primi anni era davvero un mezzo inferno, benché abbia imparato tanto da quella esperienza).

E niente, è un anime fantastico per costruzione di personaggi, scene divertenti, e situazioni verosimili (ma non per forza realistiche). Tonami,
figo della madonna ma che alle medie era un ciccioneera il mio personaggio preferito perché sognavo un giorno di sbocciare come lui. Invece sono rimasto un bambino ciccione. In anima e corpo.
Ma su questo ho deciso di lavorarci su. So che è la trentesima volta che lo dico, ma stavolta il punto è farlo non con grandi passi memorabili, annunziati in pompa magna, ma con piccoli gesti quotidiani che formeranno poi un grande cambiamento. Nel frattempo, cerco di studiare per l'esame di oggi, che mi trascino da mesi.

Inoltre, in questi giorni, dovrò farmi passare questa stranissima sensazione che mi pervade. Non potrò essere felice e triste insieme per molto, e vorrei che rimanesse la prima parte. E che "Punto" di Jovanotti mi si levasse dalla testa, prima che mi metta a pensare che sono invero innamorato di lei, che voglio invece solo come migliore amica. No, non come scopamica.

Ultima cosa: una mia caratteristica è concentrarsi sempre su una sola ragazza. Forse dovrei fare il playboy e gigionare con molte, ma io mantengo nel mio cuore al massimo due ragazze. Certo, per Lei c'è sempre un posto speciale: ma è qualcosa di diverso ormai.

La vita mi si schiude davanti con le sue infinite possibilità, e io voglio ora attraversarne molte se non tutte. La "vita abituale" è insieme colonna portante e catena segregante: e così non dev'essere più.

Amo, voglio amare, voglio essere amato, voglio la gioia del mondo: con questa frasucola da smemoranda chiudo e mi godo l'enorme espansione della mia sfera emozionale degli ultimi anni, che mi porta a piangere per (apparenti?) sciocchezze.

Amo.