domenica 22 febbraio 2009

Razzismo

Questo paese mi fa schifo. 
Mi fa schifo, mi fa schifo, MI FA SCHIFO.

I romani, il popolo italiano, non hanno nemmeno bisogno di essere esagitati da partiti pseudodemocratici e fascistoidi: ci pensa già da solo a odiare, a saziare pregiudizi, a diffidare, a ritenersi superiore a quanto è diverso da lui, che per questo odia.
E io mi chiedo come si fa. Odiano, respingono, urlano, non discutono. Non ragionano se non con le loro idee, non cambiano le proprie idee con altre che non siano le loro stesse.

E io mi chiedo come si fa. Come si fa a odiare il diverso? Come si fa a odiare un intera stirpe solo perchè girano delle voci su una presunta criminalità che aleggia intorno a... non sia bene cosa? Come si fa ad avere la faccia tosta di urlare, manifestare, agitarsi senza nemmeno sentire quanto vogliono dire le persone dall'altro lato?

Non parlo solo di fascismo. Anche chi si dichiara moderato, anche il popolano (che pure è la persona meglio proposta all'odio, in questa società piccoloborghese dove tutti odiano tutti, e tutti amano tutti) che si dichiara d'accordo con tutti, anche lo studentello sinistroide cade nella trappola dell' odio sragionato. Odio, odio, odio, odio. 

Secondo voi, è solo il fascistello che urla davanti ai campi nomadi? Secondo voi è solo il borghese che urla? Non è così, ed è questo che mi fa terrore. E' odio che si insinua fin dentro il nostro animo. E' repulsione. E' lasciare che una cultura fatta di preconcetti intasi la tua anima, che sfoghi il tuo lato peggiore, è trovare un bersaglio alle insoddisfazione, è lasciare la porta aperta all' odio che cerca chi odiare. La pulizia etnica è anche questo, credersi migliori.

E io vedo bambini camminare, donne agitarsi con pesanti fardelli sulle spalle, e donne esultare e festeggiare dall'altra aprte del muro. E io mi chiedo perchè mai io sono un essere umano come loro.
Ed è così che anche io entro nella spirale dell' odio: io ora odio, detesto quelle persone che odiano.

venerdì 20 febbraio 2009

INTER ARMA ENIM SILENT LEGES

Data sconosciuta 


Tace la legge di fronte alle armi; e le armi nel nostro secolo sono la classe sociale, la potenza economica, la reputazione, il possesso economico, la posizione lavorativa, il potere mediatico.
... di questi tempi si parla poco.