Una visione rozza, maschilista, predatoria, ingannevole, di controllo, di propaganda, di populismo, di personalismo, di culto del capo, di promiscuità, di discorsi dell'aria fritta, egoista, sprezzante dell'autorità, che urla al lupo e viene sempre creduta, e chissà che altro: insomma il ritratto di quello che è l'italiano medio, figlio dell'educazione televisiva - e non, invero.
Certe volte mi ritrovo a pensare che quella che serve non è una "rivoluzione" politica, ma culturale e sociale. E questo sarà un passaggio ben più complesso, lungo e difficile che il semplice strappare dieci punti in un sondaggio.
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- Saffo
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