venerdì 1 ottobre 2010

Dalla CCCP alla CSI



Anni Ottanta. Settanta. Un tempo indefinito nella nostra anima.
Il sogno della rivoluzione, dell'evoluzione tecnologica prima che intellettiva. La forza dello spirito umano piega la natura e il duro insensibile metallo alla sua volontà, sostenuta dalla forza della passione, dall'aderenza irremovibile all'Ideale. Siamo padroni della forza, siamo i padroni della terra, ma non glorifichiamo un uomo, mera carne: glorifichiamo la forza dell'uomo.

Onoro il braccio che muove il telaio,
Onoro la forza che muove l'acciaio

Anni Novanta. E' passato del tempo, è trascorsa l'acqua sotto i ponti, le poltrone hanno cambiato proprietario, i nostri solidi sogni si sono squagliati nel magma ribollente delle correnti della Storia. E un giorno, in una campagna della Mongolia, un Uomo meditabondo ...
Possiamo immaginarci un uomo che, dopo essersi illuso di aver trovato la realizzazione in una forma, in un'ideale, intuisca in un qualche modo di aver sbagliato qualcosa. Che quanto egli e una intera generazione apprezzava entusiasta, e per la quale - ognuno a suo modo - aveva combattuto e vissuto, si rivelava essere qualcosa di diverso, dalle conseguenze forse impreviste, forse non considerate, certamente sconcertanti. Che sia cambiato il mondo o solo la sua visione di esso, non importa.

Tu, uomo, rendevi onore una volta agli epigoni di chi rappresentava il Sogno Tecnologico Bolscevico / Atea Mistica Meccanica
Ma adesso pensi: Ecco la Terra in Permanente Rivoluzione / Ridotta imbelle sterile igienica , una Terra che è solo Una Unità di Produzione. E' finito un sogno, è cambiato il mondo, o forse siamo cambiati noi.


Dai CCCP ai C.S.I. , dalla SSSR alla CSI: il tramonto di un sogno di mistica meccanica che lascia spazio allo sconcerto per chi vede solo una terra senz'anima e una sterile freddezza. La Terra: quella del lavoratore, quella della industria agricola, quella dei Grandi Piani. Lavoro e Lavoratore un tempo glorificati, e che ora han lasciato spazio solo alla Terra meccanizzata, snaturata. Questa terra meccanizzata, sterile ed esausta; una vera Tabula Rasa Elettrificata.



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- Saffo

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